domenica 11 maggio
Altopiano dei Lessini – Il Ridotto di Pidocchio
Escursione di interesse naturalistico, storico, geologico.
Ma quante volte, negli anni, siamo passati di qua!? In bici, a piedi, con gli sci …eppure non l’abbiamo mai notato!! Sì, perché l’itinerario -Passo delle Fittanze, Monte Castelberto- i soci del CAI di Modena lo conoscono ma non questo ‘insolito luogo’. Il RIDOTTO DIFENSIVO DI PIDOCCHIO solo recentemente è stato ripulito e riportato alla luce. È un vero fortino caratterizzato da trincee in parte sormontate da lastre di pietra e in parte predisposte con incisioni nelle pareti laterali per essere coperte con travature in legno e mimetizzate con ramaglie secche. La struttura segue la conformazione rocciosa della zona scavata da erosioni millenarie. Le sue trincee fanno parte di un interessante sistema difensivo della Grande Guerra, inserito nel più grande complesso della Lessinia dove fra il 1915 e il 1918 furono scavati 8 km di trincee e posati 50mila metri di reticolati, centinaia di postazioni per cannoni e mitragliatrici, ricoveri in galleria per uomini e munizioni, camminamenti per i soldati, centinaia di baracche in legno. A malga Pidocchio si arrivò con una strada costruita in soli 45 giorni che collegava Erbezzo, Castelberto posta sul confine con l’Impero austro-ungarico, nonché Bosco Chiesanuova, sede di caserme, panifici, servizi che fungeva da punto di rifornimento.
La Lessinia non fu mai coinvolta direttamente nelle azioni belliche perché lo sfondamento delle linee avvenne altrove ma fu un importante snodo per il sistema difensivo, disseminata di forti e postazioni e dal 1915 fino alla fine del conflitto fu la casa per 3000 soldati. I giovani militi che qui morirono fu per il freddo, la malnutrizione, l’inadeguatezza delle dotazioni in raffronto alla durezza di quella vita precaria. L’enorme mole di lavoro svolto da tanti volontari di istituzioni diverse- riporto le parole di uno degli ideatori di questo progetto di recupero vuole salvaguardare e divulgare la memoria collettiva della nostra comunità e della Lessinia che non deve essere ricordata solo per i suoi meravigliosi paesaggi e la sua natura ma anche per la sua storia e i suoi valori. L’ecomuseo qui allestito è un patto con il quale una comunità si impegna a conservare e valorizzare un territorio inteso non solo in senso fisico ma nel suo complesso.
Il nostro itinerario che da Passo delle Fittanze 1399 m. ci conduce a Monte Castelberto 1765 m. con sentiero comodo e panoramico su praterie d’alpeggio punteggiate dalle caratteristiche malghe di pietra ora ha un tassello di interesse in più; era già un paesaggio ricco di ampi spazi circondati a 360° da cime importanti, di manifestazioni carsiche come doline, inghiottitoi, grotte sotterranee a cui si affiancano’ le città di roccia’, veri capolavori scultorei a cui si aggiunge ora la memoria della Grande Guerra che continua ad emozionare e coinvolgere.
Direttore Escursione: ONC Loretta Ferraguti 3493421408
Difficoltà: E
Dislivello e tempo: +/-400 m. al ritorno. – 5 ore.
Orario ritrovo: ore 6.15 parcheggio sede CAI, via padre Candido.
Partenza ore 6.30.
Viaggio: auto proprie.
Pranzo: al sacco e bottigliette d’acqua.
Iscrizioni: entro venerdì 09/5
Abbigliamento: scarponcini, zaino, bastoncini, giacca a vento, berretto, occhiali da sole.
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